03
Servizi digitali con assistenza umana
Uno dei punti di forza dei servizi fisici è sempre stato poter contare sulla competenza, l’empatia e il senso di sicurezza dato dal personale, oggi la tendenza nei contesti fisici è quella di andare verso un’estrema indipendenza delle persone come abbiamo visto nel caso dei negozi parzialmente assistiti. Nel digitale invece si vive una tendenza contraria: gli utenti dei servizi digitali sono tradizionalmente autonomi e scarsamente assistiti.
Ora si sta introducendo personale che offre servizi di assistenza qualificata, spesso utilizzando i medesimi impiegati dei servizi erogati in presenza.
Negli Ikea Planning Studio - siano questi fisici o digitali -, per esempio, le persone possono ricevere servizi di assistenza altamente qualificata da parte dei progettisti: possono essere aiutati a progettare la propria cucina, o il salotto, sia in presenza sia attraverso una videochiamata con condivisione dello schermo. Il progetto genera un ordine per il magazzino, e il progettista è la medesima persona che aiuta il cliente a finalizzare l’acquisto e nelle operazioni di pagamento (compone il carrello, controlla i dettagli di consegna, definisce le modalità di pagamento).
Lo stesso sta accadendo in altri contesti. Amazon Fresh, per fare un altro esempio, mette a disposizione delle persone una varietà di queste soluzioni: si fa la spesa in negozio, ci sono i totem di alexa a cui chiedere assistenza, ma è anche possibile fare la spesa via app o chiedere a un commesso di farla per conto nostro, condividendo la lista a direttamente in una chiamata.
Tutto questo apparato aumenta grandemente l’inclusione delle persone che possono sempre trovare il modo di svolgere le proprie attività, anche quelle con una bassa competenza tecnologica - tutti sono in grado di fare una telefonata, anche gli anziani -, e, allo stesso tempo, riducono il rischio per le aziende e aumentano i legami di fiducia tra le persone e il brand. Si è immersi, se si sceglie di farlo, in una relazione calda, ricca di empatia umana e di valore.
E, dove la relazione in presenza non è possibile, come nell’acquisto di abiti o di calzature online, di stanno introducendo servizi che simulano l’esperienza in negozio. Sono diverse le esperienze digitali in cui è possibile acquistare i servizi di un personal shopper che seleziona i capi di vestiario personalizzati per l’acquirente, sulla base delle indicazioni fornite da quest’ultimo (taglia, colori, preferenze…) su un modulo online, o attraverso un’interfaccia conversazionale. L’ordine viene recapitato a domicilio, e la persona può provare i capi in piena libertà, selezionare quelli di suo gradimento e solo alla fine pagare quelli che vuole tenere e rendere gli altri. Le procedure di pagamento e soprattutto di reso sono pre-impostate, tanto che i compiti per l’utente sono pochissimi e molto semplici.
Le persone ottengono così un’esperienza personalizzata, che aumenta la fedeltà nei confronti del servizio che la fornisce loro e, allo stesso tempo, l’azienda è in grado di aumentare la penetrazione nel mercato.