Gli anni ’20 del nuovo secolo sono appena cominciati e ed è il momento di fare un po’ di riflessioni sulla decade che ci aspetta. Nello scorso decennio il mondo per come lo conosciamo è cambiato moltissimo in quasi tutti gli ambiti: instabilità politica, volatilità dei mercati, incertezza generale nella dimensione economica e sociale. Possiamo spolverare il concetto di Vuca, un acronimo (Volatility, Uncertantiy, Complexity, Ambiguity) coniato dopo la fine della Guerra Fredda per descrivere l’attuale stato di cose.
Sembra che avesse ragione Giambattista Vico nel dire che la storia procede per corsi e ricorsi: anche nel secolo scorso gli anni Venti sono stati caratterizzati da una grande accelerazione dei fenomeni economici e sociali; speriamo tuttavia che, per la parte politica, ci vada meglio di allora.
Nel mondo business, quello che possiamo osservare più da vicino da quell’osservatorio che è il nostro studio, abbiamo notato come il panorama sia stato invaso da nuovi attori che sfruttano tecnologie emergenti e nuovi modelli operativi per ridefinire le policy così da diventare i punti di riferimento non solo del mercato, ma anche della società civile, definendo nuovi livelli di qualità nell’esperienza vissuta dalle persone e nei modelli di servizio.
Possiamo anche citare alcune aziende come paradigmatiche di alcune tendenze: WeChat è il simbolo di come i confini tra le diverse industries si stiano affievolendo, Tesla o Amazon definiscono il livello di esperienza che tutti vorremmo vivere e Forward dimostra come le nuove tecnologie stiano aprendo mercati del tutto nuovi.
La situazione di incertezza politica globale è stata tale e tanta che si sta cominciando a guardare a queste realtà e ai modelli su cui si basano come ad una possibile soluzione per regolare il resto della società.Risulta evidente come un cambiamento radicale non sia solo inevitabile, ma anche auspicabile.