“Ma un androide sogna pecore elettriche?” Questa domanda provocatoria, posta dal titolo del romanzo di Philip K. Dick “Do Androids Dream of Electric Sheep?”, rappresenta una riflessione profonda sulla natura dell’umanità, della coscienza e della creatività in un mondo sempre più tecnologico. L’opera, che ha ispirato il film di culto “Blade Runner”, ci sfida a considerare cosa significa veramente essere umani in un’era dominata dalla tecnologia e dall’intelligenza artificiale. “Siamo noi, gli esseri umani, veramente unici? O potrebbe un giorno una macchina replicare la nostra capacità di sognare, amare, creare?”
Nel film “Blade Runner”, gli androidi, noti come replicanti, sono quasi indistinguibili dagli esseri umani. Tuttavia, nonostante la loro somiglianza esteriore e le loro capacità cognitive, mancano di certe qualità intrinsecamente umane. Come Rick Deckard, il protagonista, osserva: “Gli androidi non hanno empatia”. Questa mancanza di empatia, di connessione emotiva profonda, è ciò che distingue gli esseri umani dai replicanti. E, in molti modi, questa distinzione riflette le attuali sfide e dibattiti sull’intelligenza artificiale.
L’AI ha rivoluzionato settori come i media, l’intrattenimento, la medicina e la produzione. La sua abilità nel processare enormi quantità di dati in frazioni di secondo ha portato a miglioramenti significativi in termini di efficienza e precisione. Tuttavia, come sottolineato dal World Economic Forum, c’è una distinzione chiara tra replicare schemi esistenti e creare qualcosa di radicalmente nuovo e innovativo.
Nel contesto dell’experience design, l’automazione offerta dalla generative AI può semplificare e velocizzare molti processi, ma c’è un rischio. Se un’azienda cliente si affida esclusivamente all’automazione dell’AI per il design, potrebbe finire per produrre soluzioni che sono “nella media”. E in un mercato competitivo e in rapida evoluzione come quello di oggi, essere nella media non è sufficiente. La creatività, l’innovazione e la capacità di offrire esperienze uniche e memorabili sono ciò che distingue le aziende di successo da quelle che si perdono nella massa.